Il problema
L’Italia paga un tributo altissimo in termini di vittime sulle strade. Nel 2020, nonostante la contrazione della mobilità dovuta alla pandemia COVID-19 e il relativo impatto positivo sull’incidentalità stradale, nel nostro Paese sono avvenuti circa 160 mila incidenti con feriti che hanno causato la morte di quasi 2.400 persone.
Al tempo stesso, la Commissione Europea richiede agli stati membri un impegno considerevole, definendo l’obiettivo ambizioso di “zero morti” entro il 2050.
Il Ministero intende, quindi, migliorare la sicurezza stradale attraverso un piano strategico di intervento olistico per la riduzione dell’incidentalità.
Il nostro approccio
L’approccio utilizzato dal gruppo di lavoro per la redazione del PNSS 2030 si è basato su:
- individuazione degli obiettivi quantitativi specifici, definiti per le categorie di utenti che hanno livelli di rischio più elevati, in termini di numero di morti e feriti e di criticità nella loro riduzione;
- identificazione delle strategie specifiche per le categorie a rischio e di quelle generali di carattere trasversale con l’indicazione di azioni mirate per ciascuna di esse;
- individuazione delle risorse stimate necessarie alla realizzazione delle azioni proposte.