Il problema
In Italia, esiste una stima di quelli che sono i costi sociali dell’incidentalità stradale, stimati sulla base dei costi sanitari, dei costi legali, dei costi amministrativi, dei costi di riparazione dei veicoli, dei costi di congestione a seguito di un incidente e dei costi umani. Questi ultimi sono i più difficili da quantificare, in quanto si riferiscono al valore della vita e della salute delle persone coinvolte negli incidenti. Tuttavia, ad oggi non esiste una stima della spesa pubblica in sicurezza stradale in Italia. Si tratta di un tema importante soprattutto in ottica di confronto dei costi a favore della sicurezza stradale con i benefici attesi in termini di riduzione degli incidenti, dei danni materiali e delle perdite umane.
Il Piano Nazionale di Sicurezza Stradale (PNSS) prevede una serie di interventi per ridurre il numero di incidenti e vittime sulle strade italiane. Tra gli interventi, ci sono quelli relativi al governo della sicurezza stradale, al miglioramento della sicurezza delle infrastrutture, alla formazione e alla sensibilizzazione degli utenti della strada, al potenziamento delle azioni di controllo e alla ricerca. Tuttavia, il tracciamento dei flussi finanziari destinati a questi interventi è complesso, perché esistono anche altre fonti di finanziamento a favore della sicurezza stradale che non rientrano nel PNSS. Si tratta, ad esempio, di fondi europei, regionali o locali, o di iniziative private. Questa situazione rende difficile monitorare l’efficacia e l’efficienza degli interventi stessi poiché mancano informazioni sistematiche e aggiornate sulla spesa pubblica e privata in questo settore. Non esistono fonti ufficiali che raccolgano a livello nazionale o regionale i dati relativi agli investimenti e ai costi operativi degli interventi per la prevenzione e il contrasto degli incidenti stradali. Inoltre, la stima di tale spesa presenta delle sfide metodologiche e pratiche, dovute alla complessità e alla multidimensionalità del fenomeno della sicurezza stradale.
Il nostro approccio
Obiettivo dello studio è stimare la spesa per la realizzazione di interventi di sicurezza stradale da parte di enti e istituzioni italiane in un certo anno. Per rendere conto delle spese sostenute da un ente per la sicurezza stradale in un determinato anno, occorre considerare due voci principali:
- La spesa per sicurezza stradale iscritta nel Bilancio dell’ente, che comprende tutti gli interventi e i servizi finanziati direttamente dall’ente stesso.
- I fondi trasferiti ad altri enti, pubblici o privati, per realizzare interventi di sicurezza stradale sul territorio di competenza dell’ente.
A queste due voci si aggiungono i costi del personale impiegato dall’ente per gestire ed erogare gli interventi e i servizi per la sicurezza stradale, che possono essere stimati in base al tempo
dedicato a tali attività. Infine, si valuterà se tenere conto anche dei costi indiretti che derivano dagli interventi di sicurezza stradale, come i costi di manutenzione delle infrastrutture o i costi
operativi di funzionamento dei servizi.
Per valutare la spesa pubblica in progetti per la sicurezza stradale in Italia, si propone di seguire i passi seguenti:
- Esaminare la letteratura scientifica, gli approcci e i metodi adottati da altri paesi per quantificare la spesa in sicurezza stradale, al fine di individuare le buone pratiche e le possibili fonti di dati.
- Analizzare le fonti informative disponibili in Italia, sia a livello nazionale che regionale, per verificare la qualità e la completezza dei dati sulla spesa in sicurezza stradale.
- Definire dei criteri oggettivi per classificare i progetti in base al loro impatto sulla sicurezza stradale, distinguendo, ad esempio, tra progetti specifici di sicurezza stradale e progetti non specificatamente di sicurezza stradale che hanno effetti indiretti o marginali sulla sicurezza stradale.
- Definire una metodologia per la stima della spesa in sicurezza stradale in Italia, suddividendo i progetti per categorie (ad esempio, progetti relativi all’infrastruttura stradale, alla formazione degli utenti della strada, alla vigilanza e al controllo, ecc.).
- Applicare la metodologia e stimare la spesa pubblica in sicurezza stradale in Italia, confrontando i risultati con quelli di altri paesi, se disponibili.
- Predisposizione di Linee guida per la valutazione dei costi per la sicurezza stradale.